Tradizione e curiosità

Il tetto racchiuso

Questa tipologia costruttiva è peculiare delle vallate monregalesi (Valle Ellero, Corsaglia e Maudagna) e dell’alto Tanaro e non trova riscontro in tutto l’arco alpino italiano tranne in ristrette isole nel bellunese e nell’Abetone.

L’utilizzo del tetto racchiuso parrebbe soprattutto legato, secondo un razionale ragionamento, alla necessità di proteggere le leggere coperture in paglia dalle raffiche di vento e dagli incendi. Tuttavia esiste anche l’ipotesi che tale tipo architettonico provenga a seguito di remote migrazioni celtiche.

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Si notano i frontespizi sopraelevati unicamente nelle stalle e fienili, mentre i locali destinati all’uomo ha il tetto coprente in lastre di pietra.

 

Una strana PIETRA a S. Lucia 

All’esterno della chiesa, sulla sinistra di chi sale per avvicinarsi all’entrata, una strana pietra infissa nel terreno riporta inciso una sorta di fiore. Sotto il fiore vi è scolpito un occhio. L’immagine è attualmente sormontata dalla croce cristiana, ma alcuni studiosi affermano che tale pietra potrebbe appartenere ad un passato precristiano, durante il quale luogo era sacro alla dea Iside.

 

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Araba fenice

Dipinto su una casa nella fraz.Eula emblema dei Savoia Carignano. Il motto scritto in francese “io attendo la mia stella” indica l’attesa per una nuova ascesa al trono dei principi.

 

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Figure geometriche alle finestre

Tali figure si trovano in tutto l’arco alpino e ricordano simboli celtici.

 

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